La Storia

Le Origini

Il primo documento che descrive l’aceto balsamico è stato scritto da Donizo di Canossa, frate benedettino, e risale all’XI secolo: secondo questo, il re di Franconia Enrico III chiese a Bono di Canossa durante il suo viaggio a Roma “di quell’aceto tanto lodato, che aveva udito esser prodotto lì (a Modena) così perfettamente”. Giunto nella Città Eterna, Enrico III fu incoronato imperatore dal papa e gli fu regalato un vasetto di aceto balsamico.

Da quel momento in poi la fama di questo condimento si diffuse in tutto il mondo.
Il sapore unico del Balsamico ha reso questo aceto un capolavoro della tradizione culinaria italiana, ammirato e invidiato nei secoli: il segreto del suo gusto risiede nelle caratteristiche ambientali della regione emiliana, dove si coltivano le uve e si fermenta il mosto.

La parola “balsamico” viene menzionata per la prima volta nei registri del Palazzo Ducale di Modena nel 1747, probabilmente in riferimento ad un uso terapeutico: oggi può essere considerata sinonimo di ottima qualità e cucina gourmet.

Epoca Romana

In epoca romana, un nettare simile al balsamico moderno, conosciuto come “sapa”, veniva ricavato dal mosto cotto, sussurrando agli alberi e al cielo promesse di dolcezza e profondità.
Medioevo

Era nel cuore pulsante del Medioevo che le nobili casate della regione, in un abbraccio tra arte e alchimia, iniziarono a forgiare questo elisir come simbolo di opulenza e raffinatezza. Aceto Axé non è solo un condimento, ma un retaggio dei duchi di Este, un tributo vivente all’epoca d’oro di Modena e Reggio Emilia, quando il Rinascimento italiano baciava la vita con la bellezza e l’arte.
Età moderna

Con amore e dedizione, i maestri acetai custodivano segreti antichi quanto le mura di Modena, passando di generazione in generazione la maestria di un’arte che ha catturato il palato di re e regine. In ogni goccia di Aceto Axé si cela un frammento di storia, un susurro di quei tempi remoti. Si narra che la prima ‘batteria’ di aceto balsami- co tradizionale sia ancora oggi custodita nell’antica dimora degli Estensi, testimoniando un’eredità senza tempo.

L'azienda

Come nasce Axé

Durante la festa della vigilia di Natale del 2013 abbiamo servito ai nostri amici delle crudité di parmigiano e verdure condite con aceto balsamico: sono rimasti tutti entusiasti di questo insolito abbinamento.
Dato che in molti chiedevano campioni da portare a casa, ho iniziato a pensare alla possibilità concreta di fondare una piccola azienda che promuovesse un prodotto unico e di alta qualità non solo a Milano, ma anche lontano dalla nostra madrepatria, l’Italia.

Ho quindi realizzato questo sogno e ho scelto come nome “Axé” – che deriva da un’espressione modenese che significa “facciamo così!